Le immagini dellinconscio

Le immagini dellinconscio
Le immagini dell'inconscio : il contributo di Nise da Silveira / Eugenio Pelizzari. Bergamo : Moretti&Vitali, 2010

giovedì 27 gennaio 2011

Nise da Silveira incontra Carl Gustav Jung - Sildes

Clicca sull'immagine per vedere una serie di fotografie di Almir Mavignier dell'incontro tra Nise e Jung a Zurigo.


mercoledì 26 gennaio 2011

Le immagini dell'inconscio

Il lavoro di Eugenio Pelizzari si propone di far conoscere anche in Italia la preziosa opera della psicologa analista brasiliana Nise da Silveira. Opera preziosa nel senso che, sulla scorta della sua formazione Junghiana, Nise da Silveira ha avuto la grande intuizione che i suoi pazienti psicotici potessero finalmente fare emergere senza pericolo il proprio inconscio lacerato per mezzo delle immagini, senza cioè la mediazione verbale che implica sempre l’intervento dell’io e dunque anche degli interdetti proprio da esso posti per evitare la completa disgregazione del soggetto incapace di sopportare quelle lacerazioni. Ed ecco allora dispiegarsi la sequenza delle immagini pittoriche prodotte dai pazienti, di una impressionante esplicatività che ha non solo il merito sopra ricordato di liberare l’ombra del paziente, ma proprio per questo anche di essere immagini di autoguarigione “in progress” , esattamente come lo sono certi sogni, anch’essi immuni dall’influenza dell’io cosciente.
Trovo che ci sia una certa affinità fra questo tipo di espressione delle pulsioni inconscie a mezzo immagini e quello che scaturisce dai gesti spontanei “liberati” dal controllo dell’io (mi riferisco alla mia esperienza analitica), nel senso che in condizioni appropriate, ossia in assenza di parola e in ambiente “protetto”, in entrambi i casi la parte più sconosciuta e “pericolosa” di noi stessi può affacciarsi alla luce e rivelarsi per quella che è.
Trovo anche, ma essendo ignorantissimo in materia forse è solo una idea mia un po’ bislacca, che l’arte moderna, al di là del fatto che spesso artisti e opere sono abilmente veicolati e valorizzati dai critici ben oltre il loro valore artistico, testimoni come fra conscio e inconscio si sia verificata una frattura pericolosa, per cui la perdita di contatto fra i due sistemi fa’ si che l’inconscio possa emergere “solo” per immagini non (o poco) elaborate formalmente, sotto forma di raffigurazioni distorte o contorte o confuse, alle volte come un vero e proprio incubo.
Ma poichè proprio la parola, l’abbiamo detto, non riesce a volte a rendere tutta la ricchezza del mondo interiore, nel bene e nel male, non resta che immergersi in quelle immagini , dapprima guidati dalle sapienti spiegazioni dell’autore e della stessa Nise, poi lasciandosi trasportare solo dalle linee, dalle espressioni, dai colori, dai soggetti di quei quadri.
Armando Ermini

Tratto da: http://maschiselvatici.blogsome.com/2011/01/26/le-immagini-dellinconscio/

martedì 25 gennaio 2011

Jung cita - indirettamente - Nise

"I simboli del mandala, per esempio, vengono visti non solo a Zurigo ma anche a Rio de Janeiro e a San Francisco, naturalmente solo da psichiatri che fanno disegnare i loro pazienti. Di questo si tratta, non di nomi".

Lettera di Jung a Padre Raymond Hostie del 25.IV.1955.
(C.G. Jung, Lettere. Roma : Magi, 2006. Vo. 2., pag.419)

Fu proprio questa citazione, che lessi anni fa a Parigi, nella biblioteca del Centre Pompidou, quando le lettere di Jung non erano ancora state tradotte in italiano, che mi diede l'impulso definitivo di provare a scrivere un libro che contribuisse alla conoscenza di Nise in Italia.

giovedì 20 gennaio 2011

Il principio di Horus

“Il principio di Horus regge tutto lo sviluppo psicologico dell’uomo ed è tanto forte nella sua apparente fragilità, che si mantiene vivo anche dentro al tumulto della psiche scissa, per quanto grave sia la sua dissociazione. Questa affermazione riassume tutta la mia esperienza di 40 anni nell’ospedale psichiatrico".

Nise da Silveira, Os innumeráveis estados do ser, p.44.