Le immagini dellinconscio

Le immagini dellinconscio
Le immagini dell'inconscio : il contributo di Nise da Silveira / Eugenio Pelizzari. Bergamo : Moretti&Vitali, 2010

lunedì 31 ottobre 2011

Commenti alla presentazione del 26/10/2011

Mi ha fatto piacere partecipare alla bella presentazione...
che mi è parsa "perfetta" così, senza ulteriori parole-mie...
P.

Grazie a te che ci hai fatto conoscere una persona speciale come la Nise.Io sapevo tutto ma ho seguito con piacere la tua presentazione. Il calore della voce umana funziona comunque. Ciao
S.

Ciao, mi ha interessato molto la storia e quello che ci hai fatto vedere.
C.

Siamo stati orgogliosi di partecipare a questo evento,per te, molto importante. ma, per noi,è molto stimolante avere uno scrittore nella nostra FAMIGLIA Complimenti ancora
A. & O.

Ciao,
momenti di rara intensità....ce ne vorrebbero di più.
M.

E' stato bello!
M.G.

martedì 25 ottobre 2011

Presentazione del libro: Le immaginidell'inconscio - Brescia, 26 ottobre 2011




Mercoledì 26 ottobre 2011, ore 18:00

presso

Associazione Artisti Bresciani, Vicolo delle stelle, 4 - Brescia

http://www.aab.bs.it/open5.htm

Presentazione del libro: Le immagini dell'inconscio. Il contributo di Nise da Silveira di Eugenio Pelizzari. Bergamo: Moretti e Vitali, 2010.

Introduce e coordina Paolo Ferliga, autore della prefazione al libro. L'autore presenterà delle immagini della produzione pittorica di pazienti psichiatrici e del lavoro su di esse svolto in una prospettiva junghiana da Nise da Silveira. Le opere sono ospitate presso il Museu de Imagens do Inconsciente di Rio de Janeiro, Brasile.
http://www.museuimagensdoinconsciente.org.br/index.html

Intervista-recensione sul Giornale di Brescia del 22 ottobre 2011

martedì 20 settembre 2011

Bachelard su parola e immagine (il sussurro di una brezza leggera)

Ho appena terminato "Psicanalisi dell'aria", di Gaston Bachelard. Testo anche questo imprescindibile; in esso l'autore affronta col suo linguaggio che, mentre parla di immaginario suscita a sua volte potenti immagini, temi affascinanti: il sogno di volare, la poetica delle ali, la caduta immaginaria, il cielo azzurro, le costellazioni, le nuveole, l'albero aereo, il vento, tra gli altri.
Nell'ultimo capitolo "La declamazione muta", ho trovato questa frase che mi pare particolarmente interessante per tutti coloro che si occupino della relazione tra parola e immagine, in terapia ma non solo. La riporto, pur consapevole che ogni estrapolazione si presta a difficoltà di interpretazione:

"Si può affermare che la volontà vuole l'immaginazione oppure che l'immaginazione immagina il volere, proprio nella volontà di parlare. Esiste una sintesi fra parola che comanda e parola che immagina. Attraverso la parola, l'immaginazione comanda e la volontà immagina".

Si può allora capire quanto possa essere importante affidarsi alle immagini, quando la parola cade.

Restando in ambito "aereo", aggiungo questo breve brano tratto dal primo libro dei Re (19,9a. 11-13a), che son sicuro Bachelard, e Nise, avebbero amato:

"In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l'Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand'ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: . Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussuro di una brezza leggera. Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna".

martedì 23 agosto 2011

Una fotografia inedita di Nise da Silveira


Questa fotografia che ritrae Eugenio Pelizzari con Nise da Silveira è stata scattata presso la casa di Nise, in Rua Marques de Abrantes a Rio de Janeiro, nel 1997.

domenica 24 luglio 2011

Quattro libri su Nise da Silveira

Segnalo quattro pubblicazioni dedicate a Nise da Silveira edite negli ultimi anni in Brasile, quindi in lingua portoghese (e quanto auspicabile sarebbe la traduzione nella nostra lingua!).


Il primo libro si intitola semplicemente “Nise da Silveira”, l’autore è Walter Melo, ed è stato pubblicato nel 2001 dal Conselho Federal de Psicologia/Imago, quarto volume della Collana “Pioneiros da Psicologia Brasileira”. L’autore, in quattro densi capitoli, ripercorre gli aspetti centrali del lavoro di Nise, dallo studio in prospettiva junghiana del processo psicotico fino all’importanza dell’”affetto catalizzatore” e degli animali come co-terapeuti.

Il secondo, “Senhora das imagens internas : escrito dispersos de Nise da Silveira”, è stato pubblicato nel 2008 dalla Fundação Biblioteca Nacional. Curato da Martha Pires Ferreira, stretta collaboratrice di Nise per un trentennio, il libro si presenta di particolare importanza in quanto raccoglie una serie di testi che non hanno avuto grande circolazione neppure in Brasile e che consentono quindi un prezioso approfondimento della vita e del lavoro di Nise.
Determinante per la comprensione dell’approccio di Nise è il saggio “A esquizofrenia em imagens” (La schizofrenia in immagini), presentato in una conferenza nel 1971 e poi pubblicato nel 1973 in “Quaternio”, la rivista del Grupo de Estudos C.G. Jung, fondato da Nise stessa. Altrettanto rilevanti i saggi su Dioniso, su Antonin Artaud e Herbert Read.



Sempre del 2008 è “Nise : arqueóloga dos mares”, di Bernardo Carneiro Horta, pubblicato dall’editrice “Aeroplano”.
Il libro costituisce una accurata biografia di Nise da Silveira, dall’infanzia in Alagoas all’inizio del 1900, all’arrivo a Rio de Janeiro nel 1927, al periodo di prigione, per giungere poi agli incontri con Jung ed alla definitiva consacrazione internazionale del suo lavoro.
Il libro contiene inoltre molto fotografie di interesse relativev a luoghi e persone frequentti da Nise.



Per ultimo segnalo “Nise da Silveira”, a cura di Luis Carlos Mello, Direttore del Museo de Images do Incosciente. Pubblicato nel 2009 dall’editore Beco de Azougue, consiste, oltre che di scritti sparsi, di una serie di interviste concesse da Nise tra il 1976 e il 1997 a personaggi di rilievo della cultura Brasiliana, tra i quali Ferreira Gullar, Luiz Carlos Lisboa, Pedro Camargo e Bernardo Horta, Mario Pedrosa, Gracilino Ramos e Marco Lucchesi.
Anche questo libro offre squarci importanti di comprensione del pensiero e del lavoro di Nise, nonché della sua irrequieta e determinata personalità.

martedì 3 maggio 2011

L'immaginazione come "evasione-dentro"

"L'immaginazione è certo fuga, evasione, ma è proprio qui che sta il paradosso, poiché l'immaginazione è una 'evasione-dentro': non è una fuga all'esterno ma all'interno, verso la 'ricerca di senso', dentro e al fondo di ogni 'singola verità esistenziale'.

M.I. Marozza, L'immagine: all'origine della raltà psichica, in "Atque" 1995-1996 (12), p. 75.

Citato in: Jung e le immagini / a cura di Ferruccio Vigna. - Bergamo : Moretti e Vitali,2010.

E' quello appena sopra citato, un libro assolutamente imperdibile per chi si occupi di questi temi, con contributi dello stesso Vigna, di Augusto Romano, Gian Piero Quaglino, Renato Oliva, Alessandro Defilippi, Federico De Luca Comandini, Antonietta Donfrancesco, Paola Cuniberti, Ugo Fama, Lella Ravasi, Carla Stroppa, Flavia D'Andreamatteo e Wilma Scategni.

Ho particolarmente apprezzato il saggio di De Luca Comandini sull'immaginazione attiva in C.G. Jung e quello di Carla Stroppa dal titolo "Quando il setting si fa immaginativo", ma tutti i contributi offrono spunti di riflessione e stimoli importantissimi.

sabato 26 marzo 2011

Grande è la responsabilità umana...

"Grande è la responsabilità umana verso le immagini dell'inconscio. Sbagliare a capirle, o eludere la responsabilità morale, significa privare l'esistenza della sua interezza, essere condannati a una vita penosamente frammentaria"

Ricordi, sogni, riflessioni / C.G. Jung. - Milano : BUR, 1992. P. 237

domenica 20 marzo 2011

Gaston Bachelard

Chiunque si occupi di immagini ed immaginario non può prescindere dal contributo di Gaston Bachelard.
Fondamentali i suoi saggi sui quattro elementi.
Particolarmente pregnante "La terra e le forze : le immagini della volontà", edizioni RED.
Bachelard esamina in questo libro gli elementi naturali, partendo dalle immagini del "duro" e del "molle", per passare all'impasto e quindi al ferro.
Ricchissimo di intuizioni, riflessioni e rimandi letterari sulle "reveries" sugli elementi della terra, il testo si fa godere per una lettura altrettanto stimolatrice di immagini e reveries, in grado di offrire squarci di comprensione sul misterioso e affascinante mondo delle immagini, e sulla potenza che esse hanno sulle nostre vite.
Su questo autore e suoi suoi scritti sarà necessario ritornare.

domenica 20 febbraio 2011

Nise sulle serie di immagini

Un altro dato importante per la ricerca, seguendo Jung, è che i dipinti siano studiati in serie. Isolati, paiono sempre indecifrabili. E, di fatto, è difficile comprendere il significato di un’unica immagine. Sarà necessario lo studio comparato di molti dipinti per comprenderli. Con sorpresa accadrà allora che ci permettano di seguire con molta chiarezza il dispiegarsi di processi intrapsichici, e finanche di cogliere in esse frammenti di temi mitici che possiedono una relazione significativa con i casi clinici in studio.
Se una serie sarà privata di una sola immagine, fosse anche un semplice scarabocchio, la sua comprensione sarà resa più difficile, così come la perdita di un geroglifico renderebbe ancor più enigmatica la lettura di un testo dell’antica scrittura egizia.
I dipinti, allo stesso modo dei sogni, se esaminati in serie, rivelano il ripetersi di motivi e l’esistenza di una continuità nel flusso delle immagini dell’inconscio.

Imagens do inconsciente / Nise da Silveira.

sabato 5 febbraio 2011

Lettera di Nise da Silveira a Marco Lucchesi


"Marco diletttttttissimo,
Bello, bellissimo il tuo gatto maestro(1). Saggezza profonda nei suoi occhi. Saggezza difficile da acquisire. Può essere che lui conosca il cammino della uniqueness. Dopo aver praticato molte lotte marziali e dispute amorose. Ma tutto ciò sempre è successo sui tetti e oggi quasi non ci sono più tetti. Ma gli appassionati dell'infinito, gli stessi appassionati dell'uniqueness continuano nella ricerca.
Ero certamente presente, per quanto invisibile, nella sera degli autografi di Khliébnikov(2). Questo russo mi turba molto. E ancor di più sono turbata da quanto mi hai detto sulla tesi di dottorato(3).
Mi sento frastornata, girovagando in mezzo a cose belle e altre turpi. Immagina che è in corso una campagna affinché siano venduti i dipinti e i documenti del Museo [di immagini dell'inconscio] in favore dei malati di AIDS e dei bambini di strada. Cose che toccano il cuore della grande maggioranza che non sa discernere le cose. Ciò mi ha molto contrariato, ma credo che riuscirò a far dichiarare protetti almeno circa duecento lavori del Museo. Sto progettando di riposare una settimana nel convento di Santa Teresa. Porto il gatto. Lui si è dichiarato d'accordo, anche perché sta pensando di fare un corso rapido per le gatte novizie e i gatti seminaristi che abitano da quelle parti.
Grande affetto, baci
Nise"
3 agosto 1993

(1) La foto del mio gatto - come se tollerasse il possessivo - ispirò alla dott.ssa Nise questo stato di poesia.
(2) Poemas de Khliébnikov, il libro in oggetto
(3) Dedicata alla dott.ssa Nise.

La lettera è tratta da: Viagem a Florença : cartas de Nise da Silveira a Marco Lucchesi. - Rio de Janeiro : Rocco, 2003. p. 62.

Ringrazio Marco Lucchesi per l'autorizzazione a tradurre e pubblicare la lettera, inedita in Italia.
Eugenio Pelizzari

giovedì 27 gennaio 2011

Nise da Silveira incontra Carl Gustav Jung - Sildes

Clicca sull'immagine per vedere una serie di fotografie di Almir Mavignier dell'incontro tra Nise e Jung a Zurigo.


mercoledì 26 gennaio 2011

Le immagini dell'inconscio

Il lavoro di Eugenio Pelizzari si propone di far conoscere anche in Italia la preziosa opera della psicologa analista brasiliana Nise da Silveira. Opera preziosa nel senso che, sulla scorta della sua formazione Junghiana, Nise da Silveira ha avuto la grande intuizione che i suoi pazienti psicotici potessero finalmente fare emergere senza pericolo il proprio inconscio lacerato per mezzo delle immagini, senza cioè la mediazione verbale che implica sempre l’intervento dell’io e dunque anche degli interdetti proprio da esso posti per evitare la completa disgregazione del soggetto incapace di sopportare quelle lacerazioni. Ed ecco allora dispiegarsi la sequenza delle immagini pittoriche prodotte dai pazienti, di una impressionante esplicatività che ha non solo il merito sopra ricordato di liberare l’ombra del paziente, ma proprio per questo anche di essere immagini di autoguarigione “in progress” , esattamente come lo sono certi sogni, anch’essi immuni dall’influenza dell’io cosciente.
Trovo che ci sia una certa affinità fra questo tipo di espressione delle pulsioni inconscie a mezzo immagini e quello che scaturisce dai gesti spontanei “liberati” dal controllo dell’io (mi riferisco alla mia esperienza analitica), nel senso che in condizioni appropriate, ossia in assenza di parola e in ambiente “protetto”, in entrambi i casi la parte più sconosciuta e “pericolosa” di noi stessi può affacciarsi alla luce e rivelarsi per quella che è.
Trovo anche, ma essendo ignorantissimo in materia forse è solo una idea mia un po’ bislacca, che l’arte moderna, al di là del fatto che spesso artisti e opere sono abilmente veicolati e valorizzati dai critici ben oltre il loro valore artistico, testimoni come fra conscio e inconscio si sia verificata una frattura pericolosa, per cui la perdita di contatto fra i due sistemi fa’ si che l’inconscio possa emergere “solo” per immagini non (o poco) elaborate formalmente, sotto forma di raffigurazioni distorte o contorte o confuse, alle volte come un vero e proprio incubo.
Ma poichè proprio la parola, l’abbiamo detto, non riesce a volte a rendere tutta la ricchezza del mondo interiore, nel bene e nel male, non resta che immergersi in quelle immagini , dapprima guidati dalle sapienti spiegazioni dell’autore e della stessa Nise, poi lasciandosi trasportare solo dalle linee, dalle espressioni, dai colori, dai soggetti di quei quadri.
Armando Ermini

Tratto da: http://maschiselvatici.blogsome.com/2011/01/26/le-immagini-dellinconscio/

martedì 25 gennaio 2011

Jung cita - indirettamente - Nise

"I simboli del mandala, per esempio, vengono visti non solo a Zurigo ma anche a Rio de Janeiro e a San Francisco, naturalmente solo da psichiatri che fanno disegnare i loro pazienti. Di questo si tratta, non di nomi".

Lettera di Jung a Padre Raymond Hostie del 25.IV.1955.
(C.G. Jung, Lettere. Roma : Magi, 2006. Vo. 2., pag.419)

Fu proprio questa citazione, che lessi anni fa a Parigi, nella biblioteca del Centre Pompidou, quando le lettere di Jung non erano ancora state tradotte in italiano, che mi diede l'impulso definitivo di provare a scrivere un libro che contribuisse alla conoscenza di Nise in Italia.

giovedì 20 gennaio 2011

Il principio di Horus

“Il principio di Horus regge tutto lo sviluppo psicologico dell’uomo ed è tanto forte nella sua apparente fragilità, che si mantiene vivo anche dentro al tumulto della psiche scissa, per quanto grave sia la sua dissociazione. Questa affermazione riassume tutta la mia esperienza di 40 anni nell’ospedale psichiatrico".

Nise da Silveira, Os innumeráveis estados do ser, p.44.