Le immagini dellinconscio

Le immagini dellinconscio
Le immagini dell'inconscio : il contributo di Nise da Silveira / Eugenio Pelizzari. Bergamo : Moretti&Vitali, 2010

venerdì 30 marzo 2012

Presentazione del libro



INCONTRO CON L'AUTORE

Mercoledì 11 aprile 2012, ore 20:30
Presso la Sala Civica 28 Maggio, Via Brescia, 41 - NAVE (BS)

Eugenio Pelizzari presenta il libro:

Le immagini dell'inconscio: il contributo di Nise da Silveira

Un percorso per scoprire e provare a capire le immagini ed i dipinti che provengono dalla dimensione inconscia, secondo la prospettiva della grande psichiatra brasiliana Nise da Silveira.

Coordina la serata Paolo Mombelli, psicoterapeuta.

Introduzione musicale di Mauro Bacchetti, fisarmonica.

martedì 6 marzo 2012

Bachelard: imagination formelle e imagination materielle


"Au long de son oeuvre poétique, Bachelard exalte également les aspects materialistes de l'imagination. Il montre dans L'eau e le reves qu'il ya deux types d'imagination: l'imagination formelle et l'imagination matérielle. L'imagination formelle, fondée sul le regard e sur la contempaltion oisive, s'arrete sur le forme visibles des objets tandis que l'imagination matérielle, au contraire, se reclame du travail contre la résistance des choses. L'imagination matérielle suppose une volonté de pénétration dans la matérialité du monde. Ecartant les formes et les reveries de surface, l'imagination matérielle provoque une prolifération d'images dynamiques qui chantent la realité, en meme temps qu'elle la dépasse pour constituer une surréalité.
Le matérialisme bachelardien apparait, donc, comme la philosophie qui prone la connaissance par l'affrontement avec la matière du monde, une philosophie qui essaie de sauvegarder les aspects dynamiques et profonds de la nature qui sont dépréciés quand on reduit la connossaince à la simple contemplation."

Marly Bulcao, Bachelard : un regard brésilien, Paris: L'Harmattan, 2007, p. 96.

sabato 3 marzo 2012

Gli animali co-terapeuti


La monitora Nazareth Rocha, Nise da Silveira, Carlos Pertuis e i cani co-terapeuti.

Confortata dai risultati con i co-terapeuti umani, Nise sperimenta l’importanza catalizzatrice di co-terapeuti non umani. Anche qui varrà la pena raccontare alcuni episodi significativi.
I terapeuti di Carlos Pertuis, dice Nise, “furono i cani Sultano e Sertanejo. La posizione di co-terapeuta toccò al medico e agli assistenti”.
L’espressione verbale di Carlos Pertuis era abbondante e veemente, ma in sostanza incomprensibile, anche a causa dei numerosi neologismi da lui inventati. La comprensione del suo linguaggio fu mediata dal cane.
Riportiamo anche qui dei brani dalle relazioni dell’assistente di Carlos (ogni assistente era tenuto a stenderne), del 10 marzo 1961: “Carlos, avvicinandosi ad uno dei nostri cani, Sultano, si abbassò ed, accucciato, disse nitidamente ed affettuosamente: ‘Sei molto bello e coraggioso. Hai un orecchio tagliato, ciò è prova di bravura, anch’io sono coraggioso, sono nonai”. Tramite questa comunicazione fu possibile decifrare uno dei neologismi più usati da Carlos: nonai significava coraggioso.
Carlos si occupò a lungo di Sultano, lavandolo, spazzolandolo ed alimentandolo. Quando il 16 settembre del 1961 Sultano morì avvelenato, Carlos regredì completamente, diventando praticamente inaccessibile. Toccò a Nise stessa, dopo alcuni anni, verificare l’importanza di un altro cane, Sertanejo, presente da tempo nella vita di Carlos. Oltre avermelo riferito personalmente, racconta così l’episodio: “Il giorno 27 agosto del 1965, appena arrivata all’ospedale, Carlos mi disse: ‘Voglio dei soldi per le spese di Sertanejo’. Gli chiesi spaventata [come detto la comunicazione di Carlos era assolutamente incomprensibile]: ‘Quali spese?’, e Carlos rispose: ‘Acqua ossigenata, mercurio cromo, garza’. Sertanejo si era ferito ad una zampa. Carlos fece le compere nella vicina farmacia, portò il resto corretto del denaro che gli avevo dato, e con perizia medicò la zampa di Sertanejo”.

Eugenio Pelizzari. Le immagini dell'inconscio. Il contributo di Nise da Silveira. La citazione è da: Nise da Silveira. Imangens do inconsciente, p. 78.